Dove sono finiti i referendum per l’acqua pubblica? E’questa la domanda a cui hanno provato a dare una risposta Marco Iob Coordinatore dei Forum Friulani sull’Acqua e Mirko Tutino Assessore Provinciale a Reggio Emilia alla Pianificazione e all’ambiente.
2 anni vissuti silenziosamente secondo Marco Iob: La politica, a due anni dal referendum non ha saputo interpretare quel messaggio, anzi per la verità non ha prodotto nulla.
Sono rare le realtà locali che hanno aperto una discussione seria e partecipata sulla gestione dell’acqua, il patto di stabilità continua a creare ostacoli a chi vuole la ripubblicizzazione ed il metodo tariffario che avrebbe dovuto togliere l’utile dalle bollette é messo in discussione da decine di ricorsi.
Mirko Tutino raccontando la sua esperienza di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato in corso nella sua Provincia ha proposto un “patto per l’acqua” che risponda alla straordinaria partecipazione nata con il referendum, un proposta fra le tante toccate da Giuseppe Civati nella mozione per la sua candidatura a segretario del Partito Democratico di cui lo stesso Mirko Tutino è sponsor.![IMAG0237](https://irrigolare.wordpress.com/wp-content/uploads/2013/11/imag0237.jpg?w=585&h=317)
<<Dobbiamo rendere gli Amministratori Locali protagonisti di questo passaggio suggerendo che le aziende pubbliche efficienti e capaci di fare gli investimenti necessari esistono e ce ne sono anche in Italia, solo così potremmo far cambiare idea al Governo che, ad esempio, nel documento “Destinazione Italia”, sostiene le gestioni private dell’acqua, che viene intesa come un business per aprire l’Italia agli investimenti stranieri. Altro che “servizio pubblico”>>
Secondo Marco Iob la gestione pubblica dell’acqua non è un concetto teorico, è uno strumento per garantire a prezzi equi e nel futuro una risorsa fondamentale.