Roberto Siagri lancia una proposta #Smart per il governo del territorio montano

Roberto Siagri (presidente di Eurotech) ha lanciato questa bellissima per il governo del territorio montano e porta come esempio quello del trentino dove <<la rappresentazione digitale del territorio trentino ad esempio, grazie a modelli tridimensionali, può consentire lo sviluppo di servizi innovativi per la cittadinanza, nell’ambito dell’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici, nell’ambito del monitoraggio ambientale e inquinamento acustico, nell’ambito della mobilità e inclusione sociale, con particolare attenzione alle fasce più in difficoltà. I  territori montani diventano in questo modo  territori intelligenti –  conclude la nota -, dove i servizi sono basati sulle esigenze e bisogni di tutti i suoi cittadini, compresi quelli che vivono nelle aree più periferiche >> Quella che “vede” Siagri è la possbilità di utilizzare le tecnologie smart per abbattere concretamente le distanze oggettive  sui territori montani.

(da  ilfriuli.it)

Montagna friulana smart territory

Roberto Siagri, presidente di Eurotech, lancia l’idea di un progetto ispirato al Trentino Alto Adige: “Serve un Piano regionale ad hoc”

Montagna friulana smart territory

24/03/2014

Roberto Siagri presidente di Eurotech lancia l’idea: ‘Realizziamo uno ‘smart territory’ in montagna in FVG’, si tratta di un progetto su cui in Trentino Alto Adige stanno già lavorando da tempo. Serve un Piano regionale ad hoc”.

“Grazie alle tecnologie digitali – spiega in una nota -, l’ambiente sta iniziando a comunicare con noi ed a fornirci istantaneamente informazioni su tantissime cose come: la qualità dell’aria, i consumi di energia,  i flussi di traffico e i flussi di arrivi e partenze, lo stato di fruizione del territorio, e tante altre informazioni. I territori, grazie alla presenza capillare di nuovi sensori intelligenti, la  trasformazione dei sensori attuali in sensori intelligenti,  gli smartphone già in uso e un certo numero di apposite app , sono in grado di fornire una serie di flussi informativi che, tramite  il cloud computing ed opportuni software , possono essere studiati e gestiti. Possono anche prendere la forma di veri e propri servizi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Smart City significa un ‘governo diverso della città’, che grazie ai nuovi modelli di partecipazione abilitati dalle reti tecnologiche, consente di pensare e progettare le città dal basso con un occhio sempre attento alla sostenibilità ed alla salvaguardia dell’ambiente.

Tutto questo costituisce dunque una città – ma anche e soprattutto nel nostro caso un territorio  intelligente: tecnologia, partecipazione, integrazione e interoperabilità, con l’idea di costruire territori sostenibili e fornire servizi di alta qualità alla cittadinanza. La montagna si posiziona fra i territori che potrebbero godere di più dei vantaggi dell’essere ‘smart’, con la messa in rete di informazioni su eventi, viabilità, presenza o meno di neve nei comprensori turistici, disponibilità degli alberghi alla ricezione e molto altro. La tecnologia può aiutare l’uomo, ma va guidata, per questo sarebbe utile un Piano regionale che comprenda l’obiettivo per un territorio, quello montano, di divenire smart.

In Trentino per esempio si parla già di Smart Territory: l’idea di un territorio intelligente, sintonizzato sulle esigenze e bisogni di tutti i suoi cittadini, compresi quelli che vivono nelle aree più periferiche, assicurando per le popolazioni che vi vivono standard e qualità di vita pari a quelli delle persone che vivono in città. La rappresentazione digitale del territorio trentino ad esempio, grazie a modelli tridimensionali, può consentire lo sviluppo di servizi innovativi per la cittadinanza, nell’ambito dell’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici, nell’ambito del monitoraggio ambientale e inquinamento acustico, nell’ambito della mobilità e inclusione sociale, con particolare attenzione alle fasce più in difficoltà. I  territori montani diventano in questo modo  territori intelligenti –  conclude la nota -, dove i servizi sono basati sulle esigenze e bisogni di tutti i suoi cittadini, compresi quelli che vivono nelle aree più periferiche. Potremmo rifarci a questo tipo di progetto per la nostra montagna, le tecnologie oggi lo consentono”.

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