Chi balla con i 20 milioni del’Agenda Digitale?

Nella prima bozza della legge di stabilità i fondi stralciati a luglio con il decreto del Fare, erano improvvisamente ricomparsi “per il completamento del Piano nazionale banda larga è autorizzata la spesa di 20,75 milioni di euro per l’anno 2014” recitava il testo della bozza.
Oggi una seconda bozza della legge di stabilità, autorizza la spesa per il completamento del Piano ma non quantifica le risorse necessarie, il che significa che non sarà previsto all’interno della Legge di Stabilità uno stanziamento ad hoc.
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Si trattava dei 20 milioni stralciati a luglio con il decreto del Fare. Le modifiche erano state testo decise nelle Commissioni Bilancio e Affari e Costituzionali della Camera per coprire altri provvedimenti. I 20 milioni facevano parte dei 150 finanziati dal Crescita 2.0 per l’Agenda Digitale che sarebbero serviti a eliminare il digital divide al Centro Nord.

Il recupero della cifra grazie alla legge di stabilità era stato prospettato dal vice ministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà: “Non possiamo tornare indietro sulle promesse fatte e dobbiamo recuperare questi 20 milioni. Troveremo la copertura nella legge di stabilità“.

Sono bastate poche ore per smentirsi. Speriamo che cambi idea.

Piano Nazionale Banda Larga e i 20 mln già spariti

Dell’interrogazione dell’onorevole Coppola ne avevamo già parlato qui .Ieri sul Messaggero Veneto la brava Simonetta d’Este rimprende l’argomento . Grazie come sempre al Messaggero Veneto per l’attenzione che dedica a queste tematiche. 2013-10-03 08_57_55-Banda larga_ il Comune vuole chiarezza sui piani - Cronaca - Messaggero Veneto

Rispetto alla Proccupazione che viene riportata nell’articoloovvero <<che le risorse già stanziate per questo intervento possano venir distratte per garantire copertura ad altri provvedimenti con minore impatto sullo sviluppo economico del Paese>> purtroppo è già realtà. Nei mille rivoli del Decreto del Fare già 20 milioni sono spariti. Evviva