L’agenda “digitale” e le collanine

Se ne fa un gran parlare in questi giorni di Agenda Digitale e dei fondi che saranno destinati attraverso il programma Europeo Horizon 2020. Qualche giorno fa Alessandro Longo ha fatto notare come non ci sia traccia dei fondi nella bozza della programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020, elaborata dal dipartimento sviluppo e coesione presso Ministro per la Coesione territoriale. A stretto giro di posta il deputato friulano Paolo Coppola ha annunciato un interrogazione per fare chiarezza e ridefinire le giuste priorità.

In questi mesi si sono susseguiti anche diversi “stati dell’arte” che testimoniano che i soldi si perdono ancora in mille rivoli, che le regioni hanno quasi sempre progetti autonomi, e che ancora manca una regia unica: alcuni parlano di Agenda digitale per la banda ultra larga, altri di digital divide.

Ancora una volta non vorrei che in questi piani si continui a parlare solo delle grandi città, e non si consideri il problema del digital divide che attanaglia ancora nel 2014 alcuni comuni rurali (sto parlando di agglomerati di 3000/4000 abitanti come ce ne sono tanti in questa regione, non di borghi sperduti di 15 abitanti).  Qali sono le strategie per arrivare anche in questi comuni con una vera banda larga? Quali sono le strategie per l’ultimo chilometro? E non mi si risponda “doppino telecom” che con quello ci possiamo al massimo fare le collanine.

Dall’ Europa 200mln di Euro per le Smart Community

La Commissione Europea due settimane fa messo a bilancioLOGO CE_Vertical_EN_quadrio come parte integrante del programma Horizon 2020, 200 milioni euro per perseguire i numerosi obiettivi individuati come primari per lo sviluppo delle Smart City e Community, incentivando l’impiego delle energie rinnovabili, migliorando la qualità e l’efficienza degli edifici, puntando a trasporti più puliti e ad una gestione sostenibile della città volta a ridurre i consumi, gli sprechi e l’inquinamento.
Questi obiettivi sono assolutamente in linea con alcuni degli obiettivi che si siamo posti per migliorare la qualità della vita e dei servizi per chi oggi vive o lavora a Moruzzo.
Dobbiamo ora come Comune di Moruzzo elaborare una strategia su questo tema, anche con i comuni contermini, per sviluppare progettualità in questa direzione, cogliendo l’occasione per migliorare la partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio.